Uno dei motivi più comuni di perdita dei capelli nelle donne è il mercurio. Viene da chiedersi allora da dove provenga questa sostanza e come facciamo ad ingerirla. La risposta è semplice. Molte tracce di mercurio sono contenute all’interno di pesci come ad esempio il tonno; quindi, un consumo elevato di questi alimenti potrebbe essere causa di una cospicua quanto improvvisa caduta di capelli.

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Il Mercurio

Il mercurio è un metallo altamente tossico e di conseguenza pericoloso per chiunque lo assuma. In special modo rappresenta un rischio per le donne in gravidanza. Questo metallo, infatti, ha la capacità di attraversare la placenta stessa e interferire con lo sviluppo del feto.

Inoltre, se state sperimentando un’improvvisa e inspiegabile perdita dei capelli, la ragione può celarsi proprio nell’assunzione elevata di alimenti che contengono il mercurio. Soprattutto parliamo del tonno; è stato provato che, eliminando questo alimento dalla propria dieta, i livelli di mercurio scendono al minimo e i capelli riprendono il loro solito vigore.

Mercurio e perdita di capelli: i dati della ricerca

La scoperta dei benefici sui capelli seguita all’eliminazione del tonno dall’alimentazione è emersa da un’esame condotto dai ricercatori del Columbia University Medical Center. Questi ultimi eseguirono dei test al mercurio su delle volontarie di sesso femminile che presentavano delle inspiegabili perdite di capelli.

La ricerca è stata pubblicata sul Journal of the American Menopause Society dal team del Center for Menopause, Hormonal Disorders and Women’s Health and Columbia University Medical Center, Divisione di Endocrinologia del Dipartimento di Medicina.

L’esame ha analizzato due casi di donne:

  1. Nel primo caso, è stata sottoposto allo studio il caso di una donna di 43 anni con menopausa precoce. Il campanello d’allarme è stata un’improvvisa alopecia.
  2. Nel secondo caso, invece, è stata esaminata una donna di 39 anni che iniziava appena a manifestare sintomi della menopausa, come ad esempio irregolarità mestruale, vampate di calore improvvise con annessa sudorazione. Ovviamente, anche quest’ultima presentava un’inspiegata e repentina caduta dei capelli.

I risultati

mercurio capelliLa prima cura presa in considerazione è stata la diminuzione del testosterone o il diidrotestosterone (responsabile dell’Alopecia Androgenetica). Non avendo prodotto risultati soddisfacenti, si dovevano svolgere ulteriori ricerche. In seguito, dalle analisi del sangue delle due donne, sono emersi elevati livelli di mercurio. Sembra che la causa sia un alto consumo del tonno, in entrambi i casi.

Il rapporto dell’esame eseguito afferma proprio il risultato soddisfacente avuto in seguito all’eliminazione del tonno dall’alimentazione delle pazienti sottoposte a test. È infatti stata registrata una regressione dell’alopecia dovuta al ribasso dei livelli di Hg nel sangue.

Detto ciò, per quanto riguarda la perdita dei capelli è importante tenere a mente anche che il fattore età ha un suo peso. Nelle donne, la menopausa può causare ingenti problemi ai capelli dovuti a squilibri ormonali in corso. In menopausa le donne sono soggette a bassi livelli di estrogeni e testosterone, oppure ancora bassa produzione di collagene; tutto ciò può essere causa di gravi o meno perdite di capelli.

Mercurio e i capelli: la dieta raccomandata

Prima di tutto, a conclusione di ciò che abbiamo detto fin’ora, è d’obbligo sottolineare l’importanza di un consumo moderato del tonno; in quanto quest’ultimo portatore di metalli pesanti e tossici per l’essere umano. Infatti, un cospicuo consumo di questo alimento può portare a svariate conseguenze negative, tra cui la perdita dei capelli.

Notare bene: eliminare del tutto il pesce (o in particolare il tonno) può compromettere una dieta sana ed equilibrata. Il pesce, infatti, non contiene solo mercurio, al contrario è portatore di nutrienti necessari per il nostro benessere. È ricco di proteine, vitamina B12 e omega-3 (questi ultimi sono addirittura degli indispensabili nutrienti per i capelli). Non a caso, il National Health Service raccomanda di assumere ben due porzioni di pesce a settimana, compreso anche il pesce azzurro. Fatta eccezione, però, per le donne in gravidanza; per loro l’assunzione del tonno è sconsigliata.