L’alopecia androgenetica è una problematica molto comune che colpisce il 50% delle donne nel corso della vita. Sappiamo già che l’alopecia androgenetica maschile è associata ad un incremento dell’attività della 5-alfa riduttasi, la quale porta ad un incremento locale della produzione di diidrotestosterone od a una maggiore sensibilità locale alla azione del DHT. In seguito questo processo è stato erroneamente associato anche alle donne. Se consideriamo il processo di calvizie come androgeno-dipendente, l’alopecia androgenetica è limitata alle aree recettrici degli androgeni. Tali recettori sono stati individuati nell’area frontale e nel vertice del cuoio capelluto. Ma mai nell’area temporale ed occipitale. In effetti, negli uomini l’alopecia androgenetica colpisce solo le zone sopraindicate. Diverso è il discorso per quanto riguarda le donne. La caduta dei capelli quasi mai interessa le aree recettrici degli androgeni. Infatti, l’alopecia femminile è diffusa anche alle zone non androgeno dipendenti.Alopecia Femminile

L’alopecia femminile è causata da un progressivo assottigliarsi del corpo del capello. Questo è dovuto ad una eccessiva sensibilità del follicolo agli ormoni androgeni. Infatti, in genere, può presentarsi in tre momenti della vita della donna:

  1. Durante la pubertà
  2. Dopo la gravidanza
  3. Dopo la menopausa

Indice

Varietà cliniche di alopecia androgenetica femminile

Sono state rilevate 3 varietà cliniche di alopecia androgenetica femminile, esse dipendono dalla localizzazione del diradamento.

  • Christmas tree pattern: colpisce in particolare le ragazze adolescenti. Qui si verifica un diradamento più esteso nella parte centrale dell’attaccatura e sembra avere una forma triangolare che ricorda un albero di natale, da cui prende il nome.
  • Tipo Hamilton: in questo caso si ha una stempiatura e un diradamento alla sommità del capo, come avviene per gli uomini. Questa tipologia sembra dipendere da squilibri di tipo ormonale e insorge per lo più nella giovane età oppure in post-menopausa.
  • Tipo Ludwig: qui si ha un’allargamento della riga centrale. Esistono 3 livelli di gravità.

Le fasi dell’alopecia androgenetica nella donna

Scala di Ludwig - Alopecia FemminileSecondo la Scala di Ludwig l’alopecia androgenetica nella donna si manifesta spesso passando progressivamente per tre fasi di gravità crescente.

Tipo I: l’alopecia è in fase iniziale e concentrata in piccole zone del cuoio capelluto;
Tipo II: è chiaramente visibile un diradamento pronunciato ed antiestetico;
Tipo III: la parte superiore della testa presenta un’alopecia molto estesa.

Il diradamento colpisce la parte superiore della testa e molto poco le zone parietali; viene oltretutto risparmiata la banda frontale di capelli. Inoltre, a differenza del maschio, le zone più colpite dall’alopecia femminile conservano sempre un certo numero di capelli terminali.

Le cause

È da tenere a mente che non si ha una sola causa scatenante ma un insieme di motivi che portano a tale patologia. Tra la cause principali possiamo trovare:

  • Carenza di ferro: molte donne soffrono di carenza di ferro a causa di un ciclo mestruale abbondante in concomitanza con un’alimentazione carente di ferro. L’insieme di queste due casistiche può portare ad una grave carenza di ferro e quindi alla perdita dei capelli.
  • Stress: lo stress è tra le più frequenti cause di perdita di capelli nella loro ultima fase di vita. Molte ricerche dimostrano che la caduta dei capelli, in genere, avviene 2-4 mesi dopo l’esperienza traumatica.
  • Fumo: il fumo causa un effetto vasocostrittore che a sua volta causa la riduzione della circolazione del sangue nel follicolo pilifero, di conseguenza si ha un effetto aggravante sull’alopecia androgenetica (qualora presente).
  • Cause genetiche: anche per la donna la genetica può essere tra le cause scatenanti, in alcuni casi.
  • Farmaci: alcuni farmaci possono indurre a un’eccessiva perdita dei capelli e aggravare l’alopecia androgenetica (qualora presente). In genere, sono a rischio gli integratori a base di vitamina A, gli antidepressivi oppure i farmaci per ridurre il colesterolo.

Nelle donne, risulta quanto mai impellente una diagnosi precoce. È fondamentale arrestare il processo di degenerazione dei follicoli, consentendo ai capelli di ritornare al loro stato iniziale, prima che il problema diventi più grave e, quindi, irreversibile. È essenziale rivolgersi ad un tricologo specialista per un consulto clinico, quest’ultimo potrà indicare un approfondimento medico appropriato e di conseguenza intervenire ove necessario.
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