Quando si prende la decisione di ricorrere alla tricopigmentazione, ci si imbatte nella scelta tra la tricopigmentazione semipermanente o permanente. In questo caso il fattore principale da cui dipende la scelta è la durata dell’effetto e la frequenza con la quale bisogna effettuare gli interventi di mantenimento necessari. In genere, si pensa che sia meglio ricorrere alla tricopigmentazione permanente per evitare le sedute di mantenimento. Si tratta però di una credenza sbagliata. La tricopigmentazione permanente o definitiva non esclude futuri ed eventuali ritocchi e può, inoltre, risultare rischiosa perché difficilmente correggibile, come per un tatuaggio tradizionale che non si riassorbe durante gli anni ma sbiadisce e si deteriora. Vediamo allora i vantaggi della tricopigmentazione semipermanente.
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Tricopigmentazione semipermanente
La tricopigmentazione semipermanente, o più propriamente “bioriassorbibile”, è un trattamento assolutamente sicuro. A differenza del trattamento permanente, è in grado di assecondare i cambiamenti della pelle nel tempo. Grazie a questo garantisce un effetto esteticamente bello e soprattutto naturale grazie al ricambio dei pigmenti nella cute. Non da sottovalutare è anche la possibilità di cambiare il “taglio” di capelli a seconda delle proprie preferenze che cambiano nel corso del tempo. Ma la domanda che si pongono tutti, a questo punto, è: quanto dura l’effetto della tricopigmentazione semipermanente?
Durata della Tricopigmentazione semipermanente
Com’è si può immaginare, la risposta è che la durata non è uguale per tutti. È risaputo che ognuno di noi ha una fisiologia e un tipo di cute diversi. Di conseguenza ogni individuo risponde al trattamento in modo personale. Un altro fattore che ha molta influenza sulla durata dell’effetto è lo stile di vita della persona che determina appunto la longevità o meno dell’effetto del trattamento. Infine, molto importanti sono la metodica e il materiale utilizzati. Questi ultimi variano da operatore a operatore, quindi l’esito delle esperienze e le testimonianze sono molto variegate.
Online, spesso, si trovano informazioni fuorvianti riguardo le varie durate dell’effetto. Per farsi un’idea precisa e soprattutto realistica, è importante consultarsi con un operatore specializzato. Quest’ultimo potrà fugare ogni dubbio sullo stato della cute e, di conseguenza, sull’attecchimento dell’effetto. Le varie testimonianze sulla breve durata dell’effetto, in genere, dipendono da gravi problematiche dermatologiche come infiammazioni o irritazioni croniche. I nostri specialisti sapranno indirizzare il paziente per un veloce risoluzione delle problematiche presenti e, solo quando queste ultime saranno risolte, si potrà procedere al trattamento di tricopigmentazione.
Tuttavia, per dare un’idea generale, la durata media dell’effetto di un trattamento della tricopigmentazione semipermanente va dai 2 ai 4 anni, ammesso che il trattamento sia svolto da un operatore specialista preparato ed eseguito con gli opportuni dispositivi. Ovviamente quello indicato è il tempo in cui, senza le sedute correttive, l’effetto tende a svanire del tutto. Se invece volessimo preservare un effetto costante nel tempo, di norma sarebbero necessarie circa 2 sedute di mantenimento della tricopigmentazione all’anno. In realtà è importante considerare che dopo 1 o 2 anni di mantenimento, mediamente c’è una crescente stabilità dell’effetto e in media possiamo distanziare i mantenimenti di 12-18 mesi.
Conclusioni
È importante ricordare che il primo ciclo di trattamento di tricopigmentazione semipermanente richiede 3 sedute distanziate 2-3 settimane tra loro. Una volta effettuate le sedute necessarie, l’effetto sarà stabile per i prossimi mesi. La tricopigmentazione semipermanente permette di avere un risultato stabile nel tempo con mantenimenti poco frequenti ma garantisce un effetto naturale grazie al ricambio di pigmenti nel cuoio capelluto.
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